CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DECRETO SOSTEGNI

22 - 03 - 2021

Il Decreto Sostegni, approvato dal Consiglio dei ministri, abbandona il criterio dei codici attività Ateco e consente a tutti di chiedere il contributo a fondo perduto, anche a chi opera in settori non interessati dai vari lockdown e dalle zone rosse. Tuttavia, il cambio del criterio di calcolo determina l’impossibilità di effettuare erogazioni automatiche. Tutti dovranno chiedere il contributo, secondo tempi e modulistica che saranno definiti dalle Entrate. • Cambia il periodo su cui misurare la diminuzione del fatturato e dei corrispettivi: non più il solo mese di aprile, ma l’intero 2020 in rapporto al 2019. Inoltre per poter chiedere il contributo previsto dal decreto sostegni serve un calo di almeno il 30% del fatturato e dei corrispettivi medi mensili 2020 rispetto a quelli del 2019. Per chi ha aperto la partita Iva dal 2019, il confronto si fonda sul fatturato medio mensile dei mesi d’attività (escluso quello di apertura). Il contributo è calcolato in percentuale sul calo medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 rispetto al 2019, con percentuali calanti al crescere dei ricavi totali 2019.Per le persone fisiche il contributo minimo è 1.000 euro, per gli altri soggetti 2.000. Le percentuali da applicare al calo medio mensile del fatturato sono le seguenti: o 60% del calo per i soggetti con ricavi o compensi fino a 100mila euro nel 2019; o 50% sopra 100mila e fino a 400mila euro; o 40% sopra 400mila e fino a 1 milione di euro; o 30% sopra 1 milione e fino a 5 milioni; o 20% sopra 5 milioni e fino a 10 milioni.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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