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DOMANDA ACCESSO FONDO SACE/SIMEST PER IMPRESE ITALIANE ALL’ESTERO

Dal 3.06.2021 sarà possibile presentare le domande di accesso al fondo ex L. 394/1981 «Sace/Simest», che sostiene la crescita delle imprese italiane all’estero, anche all’interno dell’Unione Europea. L’importo massimo finanziabile a fondo perduto: 800.000 euro (non oltre il 40% del patrimonio netto dell’impresa, come risultante dall’ultimo bilancio approvato e depositato del richiedente)


Fonte: Il Sole 24 Ore

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CREDITO D’IMPOSTA RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLE IMPRESE DI MEDIE DIMENSIONI

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la versione aggiornata del software “credito rafforzamento patrimoniale “ che permette di compilare e spedire le domande per il credito di imposta spettante alle società di medie dimensioni che hanno effettuato aumenti di capitale in base a quanto previsto dall’ articolo 26 del DL 34/2020 .
L’istanza potrà essere inviata previa approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2020 . Sono ammesse società con ricavi 2019 compresi tra 5 e 50 milioni di euro e che nel periodo marzo/aprile 2020 abbiano avuto un calo del fatturato di almeno il 33% rispetto allo stesso periodo del 2019 . Il credito d’imposta è pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto , al lordo delle perdite stesse , fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dopo il 19 maggio 2020 e versato entro il 30 giugno 2021.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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SMART MONEY

Dalle ore 12 del 24 giugno le startup innovative, costituite da meno di 24 mesi e in possesso dei requisiti richiesti dalla norma, possono presentare domanda per accedere all’incentivo Smart money , lo fa sapere l’avviso pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico.
Smart Money mira a favorire il rafforzamento del sistema delle start-up innovative italiane sostenendole nella realizzazione di progetti di sviluppo e facilitandone l’incontro con l’ecosistema dell’innovazione. Le previste agevolazioni sono concesse a fronte:
del sostenimento, da parte di start-up innovative, delle spese connesse alla realizzazione di un piano di attività, svolto in collaborazione con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione operanti per lo sviluppo di imprese innovative
dell’ingresso nel capitale di rischio delle start-up innovative degli attori dell’ecosistema dell’innovazione.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari all’80% delle spese sostenute e ritenute ammissibili per l’attuazione dei piani di attività, nel limite massimo di 10.000,00 euro per start-up innovativa


Fonte: MISE

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SCADENZA DOMANDA CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DECRETO SOSTEGNI

Entro il 28.05.2021, dovrà essere inviata la richiesta per accedere al contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni (D.L. 41/2021, convertito nella L. 69/2021), così come l’eventuale correzione delle richieste precedentemente presentate. L’eventuale ritardo nell’invio non consentirà di accedere alla specifica misura di sostegno e neanche a quella automatica prevista dal Decreto Sostegni-bis


Fonte: Italia Oggi

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NOVITà DECRETO SOSTEGNI BIS

Si segnala che con il Decreto Sostegni-bis (in attesa di pubblicazione in G.U.) gli aiuti versati alle imprese arriveranno a coprire dal 5 al 20% del fatturato perso nel 2020. Il dato (indicativo) emerge da una serie simulazioni su alcuni casi reali. • In particolare, il fondo perduto del Decreto Sostegni-bis replica il parametro della perdita media mensile, ma ne aggiunge uno nuovo, che potrebbe determinare un aiuto aggiuntivo ad alcune imprese e professionisti. Infatti, nei prossimi giorni si potrà chiedere un altro contributo prendendo come riferimento – anziché l’anno solare – l’anno della pandemia. In pratica, si dovrà fare un confronto tra il fatturato medio mensile del periodo 1.04.2020-31.03.2021 e quello del periodo 1.04.2019-31.03.2020. Se il calo sarà almeno del 30%, sarà possibile fare una nuova domanda alle Entrate, con tempi e modi che dovranno essere definiti da un provvedimento del direttore dell’Agenzia. • I titolari di partita Iva dovranno quindi valutare le diverse opzioni disponibili: 1. Coloro che hanno presentato l’istanza e ottenuto il contributo del decreto Sostegni-1 (Dl 41/2021), possono attendere il riconoscimento del nuovo bonus che avverrà in automatico senza necessità di presentare ulteriori domande, nella stessa misura e con le stesse modalità scelte con la prima istanza. 2. Coloro che hanno già fruito del fondo perduto disciplinato dal Dl Sostegni-1 possono valutare se l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1.4.2020 al 31.03.2021 è inferiore almeno del 30% rispetto allo speculare ammontare calcolato sul periodo 1.4.2019- 31.03.2020. E’ possibile che, assumendo come riferimento questi parametri temporali, il risultato del calo di fatturato possa aumentare e con esso, quindi, anche la misura del bonus. In tal caso bisognerà presentare una specifica istanza e, poiché nelle more della presentazione di questa istanza è probabile che l’agenzia delle Entrate avrà già riconosciuto e accreditato il contributo Sostegni-bis (caso 1, di cui sopra) determinato in via automatica, la liquidazione del contributo alternativo avverrà per la differenza a credito per l’istante. 3. Coloro che non hanno beneficiato del bonus sostegni di cui al Dl 41/2021 per la mancanza del requisito di calo minimo mensile di fatturato, possono ora verificare la sussistenza del requisito sul nuovo periodo (1.4.2019-31.03.2020 rispetto a 1.4.2020-31.03.2021), riscontrando, invece, la possibilità di accedere all’agevolazione. In tal caso sarò possibile fruire di un bonus maggiorato. Il contributo, infatti, è determinato nelle seguenti misure (sempre applicate sul calo): 90% per i soggetti con ricavi o compensi 2019 fino a 100mila euro; 70% con ricavi da 100mila a 400mila euro; 50% se i ricavi sono da 400mila a un milione; 40% con ricavi da 1 a 5 milioni; 30% se i ricavi 2019 si collocano tra i 5 a i 10 milioni di euro. 4. Il quarto contributo riguarda, per dimensioni, gli stessi soggetti che hanno diritto al bonus “sostegni 1 e bis” (ricavi 2019 inferiori a 10 milioni di euro). Per questo bonus, che non appare alternativo agli altri, si abbandona il riferimento alle operazioni attive Iva e si assumono, invece, parametri relativi all’andamento del risultato economico dell’attività. L’agevolazione spetta a condizione che vi sia un peggioramento del risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31.12.2020, rispetto a quello relativo al periodo d’imposta in corso al 31.12.2019 (la percentuale minima del peggioramento sarà individuata da un decreto specifico). La misura del contributo sarà determinata applicando alla differenza fra i risultati economici dei due esercizi, al netto dei vai bonus Covid eventualmente ottenuti.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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PROROGA GARANZIA STATALE PER FINANZIAMENTI A PMI

Con un comunicato stampa dei giorni scorsi Sace ha informato della proroga fino al 30.06.2021 della garanzia cosiddetta «Italia» sui finanziamenti concessi alle imprese colpite dall’emergenza Covid-19. Il finanziamento sarà erogato dalle banche, dalle istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, dalle società di factoring, dalle società di leasing e dagli altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia e sarà garantito da Sace e contro-garantito dallo Stato. La durata dei finanziamenti non potrà essere superiore a 6 anni e non potrà quindi estendersi oltre il 30.06.2027, con la possibilità per le imprese di avvalersi di un preammortamento di durata fino a 36 mesi. Dal 1.03.2021, inoltre, Sace è autorizzata a rilasciare garanzie a favore di Midcap (imprese diverse dalle Pmi con un numero di dipendenti non superiore a 499) con le stesse modalità previste dal fondo centrale di garanzia.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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DECRETO RIAPERTURE

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 18.05.2021 n. 117 il nuovo decreto “Riaperture”: – – dal 22.05.2021 tutti gli esercizi presenti nei mercati, nei centri commerciali, nelle gallerie e nei parchi commerciali potranno restare aperti nel fine settimana e riapriranno gli impianti di risalita in montagna;

  • le palestre riapriranno il 24.05.2021, anziché come previsto dal precedente decreto il 1.06.2021;
  • anticipata anche l’apertura dei parchi tematici che torneranno operativi dal 15.06.2021, anziché dal 1.07.2021; o dal 1.07.2021 riapriranno le sale giochi (compresi sale scommesse, sale bingo e casinò) e i centri culturali, i centri sociali e i circoli ricreativi;
  • dal 1.07.2021 sarà nuovamente possibile tenere corsi di formazione, pubblici e privati in presenza; o la ristorazione al chiuso non ha invece ottenuto un anticipo di apertura come richiesto dagli esercenti, ma rimane la data del 1.06.2021. In compenso, il servizio all’interno di bar e ristoranti non cesserà alle ore 18, come richiesto dal precedente decreto Riaperture, ma potrà proseguire fino all’orario di chiusura previsto dalle norme sulle riaperture (ore 23 dal 18.05.2021, ore 24 dal 7.06.2021, senza limiti orari dal 21.06.2021);
  • dal 15.06.2021 saranno possibili, anche al chiuso, le feste e i ricevimenti di matrimonio, ma solo se i partecipanti saranno in possesso di certificazione verde, ossia di un attestato che certifichi l’avvenuta vaccinazione (con 2 dosi), la guarigione da Covid-19 o l’effettuazione di un tampone negativo non antecedente a 48 ore;
  • dal 1.06.2021, infine, sarà consentita la presenza di pubblico negli stadi all’aperto nei limiti già previsti (25% della capienza massima nel limite di 1.000 spettatori) per tutte le competizioni o eventi sportivi (non solo a quelli di interesse nazionale). Dal 1.07.2021 sarà
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    Dott.ssa Federica Terzi
    Studio Commercialista e Consulenza del lavoro
    consentita anche la presenza di pubblico negli impianti sportivi al chiuso (sempre nel limite del 25% della capienza ed entro la soglia di 500 spettatori).
    Fonte: Il Sole 24 Ore
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TRACCIABILITà SPESE DICHIARAZIONE REDDITI

L’art. 1, c. 689 della legge di Bilancio 2020 ha reso obbligatoria la tracciabilità dei pagamenti sostenuti per le spese indicate dall’art. 15 Tuir (e da altre disposizioni), suscettibili di detrazione fiscale nella misura del 19%, pur se con qualche distinguo relativo alle spese mediche. L’obbligo è imprescindibile e, dunque, il pagamento delle spese deve essere stato effettuato con le modalità di seguito elencate, pena il mancato riconoscimento del beneficio fiscale. In particolare, i pagamenti delle spese sostenute dal 1.01.2020 devono essere avvenuti mediante modalità che ne hanno garantito la relativa tracciabilità: bonifico bancario o postale, ovvero attraverso altri sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 D.Lgs. 241/1997, tra cui rientrano le carte di debito, di credito e prepagate, nonché gli assegni bancari e postali. Sul punto, l’Agenzia delle Entrate ha confermato come l’elencazione disposta dalla norma abbia natura meramente esplicativa e non esaustiva, potendo farsi riferimento a quanto espresso nella risoluzione n. 108/2014, secondo cui per «altri mezzi di pagamento» debbano intendersi quelli che «garantiscano la tracciabilità e l’identificazione del suo autore al fine di permettere efficaci controlli da parte dell’amministrazione finanziaria».


Fonte: Il Sole 24 Ore

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NON IMPONIBILE IL CASHBACK FRA PRIVATI

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello n. 338/2021, ha ritenuto esclusa dal reddito imponibile l’operazione di cashback anche effettuata tra privati, poiché può essere assimilabile a una restituzione di una parte della spesa effettuata per acquisti di beni precedenti, non rilevando che il denaro sia erogato successivamente e da un soggetto diverso dal fornitore.


Fonte: Il Sole 24 Ore

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ON – OLTRE NUOVE IMPRESE A TASSO ZERO

“ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. A partire dalle ore 12.00 del 19 maggio 2021 sarà possibile presentare domanda di agevolazione.


Fonte: Ministero Sviluppo Economico

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CONTROLLI SUL CONTRIBUTO FONDO PERDUTO DECRETO SOSTEGNI

Il contributo a fondo perduto, introdotto dal Decreto Sostegni, prevede controlli sia ex post che preventivi dell’Agenzia delle Entrate. Infatti, sono previsti controlli automatici al momento della richiesta che possono comportare la sospensione temporanea, soprattutto per “incoerenza fatturato-corrispettivi 2019-2020”, causata dall’assenza delle comunicazioni di liquidazione periodiche Iva o incongruenze con i dati dichiarati sulle dichiarazioni dei redditi. Tale sospensione deve essere sbloccata dal contribuente che quindi deve monitorare l’evolversi della situazione.


Fonte: Il Sole 24 ore

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